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L’amore è dipendenza, indipendenza o interdipendenza?

DIpendenza, INDIpendenza, INTERdipendenza.
Ora cosa sta prevalendo in te?

Le tre parole iniziali portano in sé una costante, il termine PENDENZA.

In che direzione va una goccia d’acqua?

In senso figurativo, quando c’è coerenza la pendenza è l’inclinazione o la tendenza d’animo conscia (meglio) o inconscia (peggio), che prende il tuo pensiero, le parole e infine le tue azioni.

Che tendenza (pendenza) hai?

La pendenza cambia durante la nostra vita, cambia anche durante la nostra giornata. Cambia perché è naturale cambiare, cambia perché quando va bene, si matura.

DIPENDENTE è il bambino, bambina, che ha bisogno del sostegno di qualcuno per sopravvivere. INDIPENDENTE è il giovane uomo o donna che nell’adolescenza cerca l’emancipazione, i propri spazi per vivere. INTERDIPENDENTE infine è l’essere umano evoluto che ha acquisito una visione più inclusiva ed equa, colei o colui che ha raggiunto lo sviluppo completo.

Possiamo dire che la DIPENDENZA è l’inclinazione ad affidarsi a qualcosa o a qualcuno che tendenzialmente sta fuori da te. Con la dipendenza hai perso la tua assertività, il centro. L’INDIPENDENZA è il contrario, non affidarti né a qualcosa né a qualcuno fuori da te. Questa è la dimensione in cui si perde la relazione ed emerge la dittatura dell’ego. LA INTERDIPENDENZA è invece la disposizione a riconoscere il proprio sé, inteso come mente e corpo, non separato dall’universo. Qui siamo in un campo più scientifico, amplio e olistico. Verosimilmente più coerente con ciò che è l’esperienza dell’esistenza.

E tu in AMORE come ti senti. Qual è la tua pendenza? Qual è la tua dimensione?
Sei dipendente, indipendente o interdipendente?

Prenditi un po’ di tempo, rimani in ascolto e con sincerità lascia che emerga la risposta.

Concludo con questo pensiero che ho estrapolato da un discorso di un maestro indiano. È senza dubbio un’analisi tosta che comunque mi auguro possa darti la possibilità di soffermarti ad indagare su dove sei e su dove vuoi andare:
“Nelle relazioni d’amore hai tre possibilità, la prima è la dipendenza, nella quale vive la maggioranza della gente. La moglie dipende dal marito, il marito dipende dalla moglie: si sfruttano e si dominano a vicenda, si possiedono a vicenda e riducono l’altro ad una merce. Questo è ciò che accade nel mondo nel 99% dei casi. Ecco perché l’amore, che dovrebbe aprire le porte del paradiso, apre soltanto le porte dell’inferno.
La seconda è l’indipendenza. Questo accade una volta ogni tanto. Ma anche questa possibilità porta infelicità, perché il conflitto è costante. Nessun accordo è possibile: entrambi sono assolutamente indipendenti e nessuno dei due è pronto a scendere a compromessi. Essi danno libertà all’altro, ma essa è più simile all’indifferenza che alla libertà. Entrambi vivono nei propri spazi e il loro rapporto sembra solo superficiale. Entrambi hanno paura di penetrare la profondità dell’altro, perché entrambi sono più attaccati alla propria libertà che non all’amore.
La terza possibilità è l’interdipendenza. Accade assai raramente, ma ogni volta che accade, una parte di paradiso cade sulla terra. Accade tra due persone: né dipendenti, né indipendenti, ma in profonda sincronia tra loro; come se respirassero uno per l’altra, un’anima in due corpi: ogni volta che accade, accade l’amore.
SOLO IN QUESTO CASO È AMORE”

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